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Ecco finalmente su
disco la musica dell'Effetto Doppler, conosciuto finora come variazione
della frequenza di un'onda sonora o luminosa emessa da una sorgente
in moto relativo rispetto all'osservatore / ascoltatore, oltre ad essere
utilizzato in medicina diagnostica e a porsi come base dalla teoria
dell'espansione dell'universo. L'Effetto Doppler di "indifferenticieli"
è soprattutto l'incontro di Dario Antonetti (basso, chitarra,
voce), Maurizio Consonni (chitarra, synth, voce), Fabio Agnesina (chitarra,
voce) e Manuel Papis (batteria) dopo le esperienze con Kryptästhesie,
Dalsangre e Acidi Tonanti, già presenze creative della scena
di Lecco e dell'underground italiano.
Comunque giri, "indifferenticieli" è il viaggio esistenziale
di un crossover umano e scientifico pilotato da un'osmosi pop nel pieno
spazio della sperimentazione. Un'astronave di frequenze dove l'orchestra
dell'eco innesta il reattore rock'n'wave, scandendo testi ispirati in
un magma chitarristico e ritmico, tra pulsioni funk, dissesti psichedelici,
punk alieno, ballate cosmiche, lungo una rotta oscillante di fantasia
e consapevolezza. Dai flutti di "17 Febbraio" tornano alla
luce oscure vicende di minaccia ambientale avvolte da fumi ultraelettrici,
uno spazio-tempo ricombinato anche dalle pressurizzazioni di "Stato
di Grazia", l'altro sistema subsonico orientato da un basso siderale.
Impossibile stare fermi, forse momentaneamente per contemplare il passaggio
di "Cometa" in una svolta 'illuminata' da magie elettroacustiche,
ulteriore spunto di viscerale (in)(co)scienza sonica che dal vorticare
di "3 Mo D" alla follia omnidirezionale di "Sensi"
espande le coordinate sinuosamente ruvide di Effetto Doppler in un effluvio
estatico-misterico, cogliendo stati di introspezione dai luoghi più
attraversati dalle correnti del pianeta. E se i cieli sono indifferenti,
"Perchè Sei Vento" distende dallo spazio una cannuccia
all'idrogeno in cerca di un nettare trasmigrante, fresco come una brezza
clandestina fino alle onde bulbose e oscillanti di "Carbonio"
che salgono con splendore cristallino. Con meticolosa inventiva Effetto
Doppler realizzano visioni di sublime poesia neuromantica facendo davvero
cantare le emozioni. E l'ethos tribale di "Indifferente",
spiritualizzato dal contatto acustico di arpeggi ato-mistici, pone radici
indivisibili così in alto come in basso dove ascoltare inebrianti
variazioni su temi psichedelici in viaggio nel caleidoscopio di "La
Valle dell'Oro", "Flashback" e "Il Silenzio".
Una lenta, fremente, disintegrazione di ogni senso e struttura, come
una Twilight Zone, uno Zabriskie Point da cui ri-partire con l'unico
suono che conta. Quello di un cuore che (com)batte. Quello di Effetto
Doppler.
(P) 2003
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